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Mindful Eating: basta con la battaglia al peso corporeo e all’odioso effetto yo-yo

Studi scientifici dimostrano come in periodi come quelli che seguono le vacanze estive, quelle natalizie o quelle pasquali, alcune persone si lasciano andare ai piaceri del cibo, per poi riprendere in mano le redini successivamente con l’intento di perdere il peso guadagnato. Nello specifico, si tratta di quelle persone che si preoccupano del proprio peso, che provano a limitarsi nei confronti di cibi particolarmente saporiti e tipici delle festività, per poi mangiarne in gran quantità e, quindi, sentirsi in colpa.
Altre persone cadono nella rete della fame nervosa, di quella incapacità di distinguere la fame da altri stati interni: quella tendenza a mangiare in risposta ad un vasto repertorio di emozioni negative, come ansia, depressione o rabbia, così come dalla tendenza ad utilizzare il cibo per ridurre lo stress emotivo.
Come si fa a vivere serenamente il proprio rapporto con il cibo e come si insegna ad uscire da quel tunnel di condizionamenti e compulsioni che riguardano il cosa è bene mangiare e cosa no, quanto si dovrebbe pesare, come si dovrebbe apparire e quanto bisognerebbe mangiare?
Un metodo per affrontare tutto questo è la MINDFUL EATING, non si tratta di ciò che si dovrebbe o non si dovrebbe mangiare, ma di scoprire cosa e come mangiarlo in un modo che ci fa sentire bene. Non si tratta nemmeno di tentare di perdere peso, ma di perseguire il proprio benessere: percorrendo questa strada, si avrà di conseguenza un migliore stato di salute psico-fisica ed il raggiungimento di un peso corporeo adeguato.
In breve si potrebbe dire che la MINDFUL EATING è uno stile di vita, la cui principale peculiarità è il graduale de-condizionamento da tutte quelle fesserie che ci hanno insegnato sull’alimentazione dal giorno in cui abbiamo messo piede su questo mondo.
La MINDFUL EATING rappresenta la consapevolezza del qui ed ora, degli effettivi bisogni legati al cibo e del modo in cui percepiamo noi stessi. I principi della mindfulness possono essere applicati in qualsiasi attività. Essere più “mindful” vuol dire essere in grado di prestare maggiore attenzione a ciò che si sta facendo in qualsiasi momento, quando lavoriamo, ascoltiamo gli altri o leggiamo un libro.
Mangiare è un’attività naturale ma è anche piacere, spesso però si consuma il cibo senza prendersi cura di sé. Invece, è importante mangiare apprezzando il cibo e ponendo attenzione al proprio corpo e al momento della nutrizione. Questo è il senso della MINDFUL EATING.
Ad esempio, coinvolge la capacità di riconoscere la fame fisica da quella emotiva, scegliere alimenti non solo perché nutrizionalmente sani, ma anche perché sono buoni. Si tratta quindi di mangiare in modo soddisfacente sotto tutti i punti di vista e di creare un equilibrio perfetto tra cibo e felicità.