Resilienza… L’arte di risalire sulla barca rovesciata Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi sopra. Gli antichi connotavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate con il verbo «resalio». Forse in nome della qualità di chi non perde mai la speranza e continua a lottare contro le avversità, la resilienza, deriva da qui.
Stiamo vivendo un periodo difficile, indubbiamente costituito da grandi cambiamenti nelle nostre abitudini e nella società. Viviamo nell’ incertezza di come gestire questi cambiamenti. Di questi tempi abbiamo spesso a che fare con il termine resilienza, il che forse non sorprende, viste tutte le sfide che ci presenta questo mondo sempre più complesso.
Cosa significa essere resilienti? Come esserlo nel contesto organizzativo? Quali benefici può portare a ciascuno di noi?
La resilienza è la capacità di auto-ripararsi dopo un danno, di resistere ma anche costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili che fanno pensare a un esito negativo.
Grazie alla resilienza i momenti di crisi possono trasformarsi in occasioni generative di successo. Partendo dalla consapevolezza che imprevisti, incidenti di percorso, cambi repentini di scenario fanno parte del gioco della vita è possibile delineare un vero e proprio schema di azione, utile per affrontare le sfide quotidiane, anche quelle più impegnative, per uscirne trasformati in modo positivo.
Le buone notizie sono, che siamo progettati per affrontare problemi e difficoltà e che la resilienza può essere potenziata e che tutti possiamo diventare psicologicamente più resistenti.